Dalla loro vendemmia, alla tua tavola

L'azienda agricola Blundo Gaetano è sita nel territorio del comune di Siracusa tra la valle dell'Anapo ed il vallone Fontanelle nell'Area di produzione della D.O.C. "Siracusa". Qui la coltivazione della vite si tramanda da secoli, dagli antichi greci che importarono il vitigno fino ai tempi nostri. L'azienda nella continuità di questa antica tradizione, recuperando i vitigni autoctoni, ha reimpiantato i vigneti negli stessi luoghi, con criteri più moderni e razionali. La cantina ricavata nel caseggiato di famiglia, è il tempio dove nascono questi famosi vini D.O.C., Il "Siracusa" Moscato Aulòs ed il "Siracusa" Passito Silenòs. In ultimo il nomi di questi “nettari divini”, Aulòs, ovvero flauto, come lo chiamavano i greci e Silenòs, ovvero Sileno, il capo dei satiri, virtuoso e maestro suonatore di flauto, grande ed inseparabile amico del dio Dioniso ovvero Bacco. Un po' di Storia L’origine del Moscato di Siracusa si perde nella notte dei tempi avvolta tra mito e legenda. Originario dell’Asia minore questo vitigno fu portato dai Fenici e dai Greci in tutta l’area del mediterraneo. Siracusa, splendida colonia greca, fu fondata nel 734 a.c. ad opera dei corinzi, e con essa inizia la storia del Moscato di Siracusa importato dai fondatori re argivi. Il vitigno trovò nella generosa fertilità dei luoghi prossimi alla Pentapoli, il Terroir ideale per prosperare ed evolversi facendo di questo vino un prodotto unico ed irripetibile da collegare strettamente al suo territorio. Il Moscato di Siracusa definito sin da allora, e non a sproposito, “Il Nettare degli Dei”, trova costanti citazioni di elogio in tutti i periodi storici che si sono susseguiti da allora fino ai giorni nostri, da Plinio il vecchio ad Albert Jouvin de Rochefort nel suo Grand Tour; ad Alexandre Dumas che ne “Il grande dizionario della cucina” lo colloca tra i crus più famosi nel paragrafo dei “Vini liquorosi stranieri” fino a Giovanni Verga che faceva bere ai suoi personaggi "il buon moscato di Siracusa”.